Oggi è il 2 di Gennaio e si ricomincia (ieri era festa e non fa testo, il vero inizio per me è il 2) e vi voglio rivelare la mia WORD OF THE YEAR FOR 2016.
Prima di tutto vi spiego brevemente di cosa si tratta.
In pratica, al posto della solita lista di buoni propositi, decidiamo di scegliere una sola parola che avrà il compito di guidarci per l'intero anno che verrà.
Sarà lei il nostro faro nella nebbia e sarà sempre lei ad indicarci in che modo raggiungere i nostri obiettivi.
E', diciamo, un approccio alternativo al solito elenco di cose che poi a metà Gennaio abbandoniamo nel dimenticatoio delle cose che non abbiamo voglia di affrontare.
In che modo avviene la scelta?
Le modalità sono pressoché infinite e soprattutto libere. Può avvenire tramite una folgorazione improvvisa verso fine anno, come scelta ragionata dopo aver spuntato dalla lista delle possibili parole. Oppure seguendo un percorso guidato che ci faciliterà il compito se le idee non sono ancora chiare.
In rete se ne trovano parecchi, io ho seguo quello di Christine Kane (scoperto grazie al bellissimo post di Rachael alias treetalker) ma ho sentito parlare molto bene anche di quello di Susannah Conway .
Mi ci sono messa abbastanza tardi e cioè il 31 mattina.
Ci sono state un paio di ore di sole meraviglioso e la luce in studio era stupenda, ho sentito che era il momento giusto.
Ho stampato i fogli con gli esercizi e ho compilato tutti i campi rispondendo alle domande e facendo le mie riflessioni.
Ad un certo punto avevo due parole tra cui decidere: FOCUS e DETERMINAZIONE.
Sapevo con certezza che avevo bisogno di un parola forte, che mi dicesse di tenere duro e soprattutto di fare la cosa che meglio ho imparato nel 2015 e che ancora un po' fatico a mettere in pratica: ANDARE DRITTA PER LA MIA STRADA ignorando tutto ciò che di inutile o negativo mi distoglie dai mei obiettivi.
Sembra una banalità ma se ci riflettete un attimo vi renderete conto che questa è una delle cose più difficili da fare.
Ero super indecisa e così sono scesa giù in cucina a farmi un tè.
Mentre risalivo le scale per tornare in studio con la mia tazza fumante in mano la mia parola dell'anno per il 2016 si è palesata nella mia testa più nitida che mai.
E io sono rimasta lì come un baccalà a chiedermi prima di tutto come era stato possibile e secondo poi, se non era una parola troppo scema.
Fortunatamente Christine aveva previsto anche questo, infatti se scaricherete la sua dispensa leggerete come spiega che non dobbiamo scegliere la nostra parola dell'anno in base al fatto che suoni più o meno COOL, che lei stessa una volta scelse la parola "pioneer", e che sulle prime le era sembrata ridicola ma si era poi rivelata di grande ispirazione.
Bene, dicevamo... focus, determinazione... ma la parola che mi si è ficcata in testa in quel momento a metà scala è stata
SCHIACCIASASSI
Lo so. E' assurda e sfigatona.
Ma calza a pennello con il modo in cui voglio portare avanti le cose quest'anno.
Non fraintendetemi, schiacciasassi non è inteso nel senso di passare sopra a qualsiasi cosa senza usare del criterio e senza rispettare nulla e nessuno.
Voglio essere uno schiacciasassi nei confronti delle difficoltà, dei giorni di malumore, di chi è invidioso e cattivo, della mia paura di viaggiare da sola, della stanchezza, di quelle volte in cui mi chiedo chi me l'ha fatto fare.
Voglio passare sopra a tutte queste cose come farebbe uno schiacciasassi, fare finta che non esistano e, come dicevo prima, tirare dritta per la mia strada.
Perché qualsiasi cosa mi distragga dai miei obiettivi è un impedimento al mio successo: che si tratti di uno stato d'animo, di persone negative, di insicurezze, non fa differenza. Se sono distrazioni vanno eliminate.
Voglio essere forte, più degli anni passati, e rimanere concentrata sul da farsi. Perché il resto è davvero solo tempo perso.
Ero davvero soddisfatta di aver trovato la parola che mi avrebbe guidata per questi 12 mesi che mi auguro saranno belli e intensi come quelli appena passati. E mi è venuta voglia di creare qualcosa per portare sempre con me questa parola, per ricordarla, per tenerla vicina. Così mi sono cucita una pochette feticcio, semplicissima ma con una particolarità: il pattern è creato dalla mia parola dell'anno ricamata solo per me! L'ho scritta in inglese, STEAMROLLER, perché in inglese fa tutto più figo dai, e così eccola! LA AMO!!
In una posizione random ho ricamato anche "2016", perché mi sembrava carino evidenziare l'anno a cui la parola si riferisce (anche perché ho intenzione di farla diventare una tradizione: ogni anno avrò la mia W.O.T.Y. POUCH!)
Ho scelto un bel cotone sostenuto nero per l'esterno, sul quale ricamare la mia word of the year con del filo verde menta, e l'ho foderata con il cotone a micro pois di Michael Miller che a me fa impazzire!
La trovo davvero SPECIALE nella sua semplicità!
Ho pensato che ad alcune di voi poteva far piacere avere la propria pochettina personalizzata...
Io quando mi è venuta questa idea per me, mi sono quasi emozionata! (vi capita mai?!)
Quindi se questa cosa vi elettrizza quanto me usate uno dei link che vi ho suggerito per trovare la vostra parola dell'anno e preordinate la vostra pochette feticcio QUI!
Sarò felice di creare un pattern speciale solo per voi, con la vostra parola dell'anno!
Potrete scegliere il colore della scritta per sentirla ancora più vostra, fatemi sapere quale vi piace e cercherò di accontentarvi!
Ed ecco un piccolo regalino come augurio di inizio anno: fino a sabato prossimo 9 Gennaio, inserendo il codice WOTY10 al momento del check out avrete il 10% di sconto sul preordine della vostra W.O.T.Y. POUCH!!!! AWWWWWW!
Quindi, siete pronte per ricominciare l'anno alla grande?
Io sì!!!
Erika
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