Dopo più di un anno, ormai posso considerarlo ufficiale: ho finalmente ricominciato a leggere.
Nella mia vita sono stata divoratrice di libri a momenti alterni: periodi in cui leggevo costantemente un libro dopo l'altro e altri in cui mi ammazzavo di telefilm e la voglia di leggere stava a zero.
Leggere tanto, per quanto riguarda la mia esperienza, è un'abitudine: diventa pian piano parte delle mie giornate e non ne posso fare a meno. Se però interrompo questa routine e per qualche motivo non leggo più per un po', la voglia passa del tutto e ricominciare non mi viene così naturale.
I motivi per cui mi ero allontanata dai libri erano sostanzialmente due, collegati fra loro: la prima cosa è che mi sono messa in proprio e il lavoro ha risucchiato ogni mia energia per qualche anno (mettere su una piccola impresa come la mia richiede di dedicarci ogni attimo disponibile sette giorni su sette, 24 ore su 24, per tanto tanto tempo), la seconda cosa è che ho cominciato a leggere solo per lavoro, quindi o manuali che potevano servirmi per la mia formazione (ero assolutamente digiuna di personal branding, social media marketing e tutta quella roba - che adesso mi viene fuori perfino dalle orecchie - che serve a mandare avanti un'attività on line), oppure libri di crescita personale (focusing, organizzazione, costanza e compagnia bella) perchè con il sovraccarico di lavoro mi sentivo sempre sull'orlo del baratro del non starci dentro e di dover migliorare sotto ogni aspetto.
Per i libri di puro diletto, quindi, non c'era proprio tempo, non c'era la voglia: se cominciavo un romanzo venivo subito assalita dai sensi di colpa e mi dicevo che sarebbe stato meglio studiare, e così facevo.
Ma leggere per svago mi mancava tanto, soprattutto perchè se alla sera non leggo guardo serie tv, e non ci sarebbe nulla di male se non fosse che io mi faccio dei binge wathcing paurosi durante tutto il giorno mentre lavoro: qualche anno fa mi sono comprata un piccolo tablet economico che riesco a teneremi vicino perchè poco ingombrante e con cui mi sparo triliardi di serie tv mentre taglio o cucio!
Di conseguenza, se mi metto a guardare serie tv anche dopo cena l'effetto è abbastanza alienante, oltre che noioso.
Leggere la sera invece mi fa proprio sentire come se mi stessi prendendo del tempo per me, e stessa cosa la domenica: divano e lettura sono il miglior relax che possa desiderare.
Come ho fatto a riavvicinarmi ai libri?
Ho pensato di scrivere questo post per elencare le cose che più mi hanno aiutata nel ricominciare a leggere, sperando che sia utile a chi magari si trova in un momento di stallo.
Come ho detto ho ricominciato a leggere regolarmente da più di un anno, è successo precisamente durante la pausa di Natale 2017.
Avendo un po' più di tempo per me ho deciso di riprovarci ed ecco come ho fatto.
- Mi sono imposta di lasciare da parte manuali di qualsiasi tipo e di concentrarmi esclusivamente sui romanzi.
- Ho cominciato scegliendo inizialmente titoli poco impegnativi (ho divorato i romanzi di Robert Dugoni per settimane, senza ritegno anche se adesso non me ne ricordo neanche uno!)
- mi sono comprata il kindle paperwhite, tenendo il modello base che già avevo solo per la spiaggia, perchè 1) è retrolilluminato e avere la possibilità di leggere la sera in salotto spegnendo il lampadario e lasciando solo l'illuminazione delle lucine per me è super rilassante, 2) avere la possibilità di acquistare in tempo reale un titolo che mi interessa, senza dover aspettare che mi arrivi per posta, per me è decisamente motivante.
Sia chiaro: ADORO LA CARTA, la preferisco, tanto che quando un romanzo diventa un preferito ne acquisto anche la copia cartacea, magari in lingua originale, ma una menzione speciale va comunque al kindle retroilluminato che, in questo frangente, ha davvero risollevato la situazione.
- Mi sono data una regola ferrea che non ho mai infranto e credo che sia quella che mi ha permesso di leggere circa 25 titoli nel 2018 (che non sono tanti ma per me che ultimamente stavo a zero è già un gran traguardo): SE UN LIBRO NON MI PIACE LO LASCIO PERDERE.
Ed ecco il perchè.
Mi è capitato più di una volta in passato di veder smorzata la voglia di leggere al pensiero di riprendere in mano un libro che "dovevo finire" e che non avevo affatto voglia di leggere. Così lo evitavo un giorno, poi due, poi diventava una settimana e poi ecco che non leggevo più.
Mi sono detta che non siamo mica a scuola e che capita di incappare in titoli che non piacciono ma non per questo ci devo rimettere il piacere della lettura.
A tal proposito vi dirò che mi è capitato recentemente con il Premio Strega "La ragazza con la Leica" di Helena Janeczek che ho trovato molto ostico: mi perdevo ogni due per tre e non ci capivo nulla e se mi fossi ostinata a volerlo finire prima di cominciarne un'altro probabilmente avrei lasciato perdere e avrei smesso di leggere per l'ennesima volta.
Invece ho deciso di cercare tra gli altri romanzi che erano in lizza per quel Premio Strega 2018 e sono incappata nel romanzo "Io resto qui"di Marco Balzano, bellissimo e toccante, scritto con grande sensibilità (e adesso ho in testa che prima ho poi dovrò andare a tutti i costi a visitare il Lago di Resia in Val Venosta).
Quindi ecco, queste sono i punti che si sono rivelati fondamentali per me per ricominciare a leggere, non dico tanto, ma abbastanza.
Altra cosa che si è rivelata stimolante per continuare a leggere, dopo aver ricomnciato, è stata trovare fonti a cui far riferimento per trovare titoli che meritassero, e vi suggerisco:
- Il #bookeaterclub di Zelda Was a Writer: è a Milano e ovviamente non posso andare, ma nulla mi vieta di attingere a piene mani dai titoli che Camilla propone ai partecipanti!
(grazie a questo club ho letto "L'Arminuta" di Donatella di Pietrantonio, un libro assolutamente fuori dai miei canoni che però ho amato alla follia, per me talmente bello che non ho parole per descriverlo.)
- Tegamini: Francesca è un pozzo a fondo perduto di titoli interessanti
(grazie a lei ho letto "Gli annientatori" scoprendo così Gianluca Morozzi che sento molto vicino nel modo di raccontare ed è diventato immadiatamente uno dei mie autori preferiti e di cui poi ho letto molto altro)
- Il neonato gruppo di lettura #leggistoclassico di Eleonora Fancy Mistake che propone la lettura di classici ma non i soliti classiconi noiosoni (ad gennaio, per esempio , si è letto "Il grande Gatsby" di Fitzgerald, libro che ho amato molto e che ho riletto con piacere)
Per finire vi lascio i titoli che mi sono piaciuti di più lo scorso anno:
- "Eleanor Oliphant sta benissimo"di Gail Honeyman
delicato e toccante
- "Parlarne tra amici" di Sally Rooney
tormentato e sofferto, ma bello
- "Il racconto dell'ancella" di Margaret Atwood
distopico, terrificante, intenso
- "La grande era onirica" di Marta Zura-Puntaroni
crudo e vero
- "L'era del porco" di Gianluca Morozzi
questo non ve lo posso spiegare perchè ci sono troppo dentro, essendo ambientato in una bologna che ho frequentato nel periodo preciso in cui l'ho frequentata. Ho il sospetto di aver conosciuto i protagonisti di persona!
(metto in lista questo libro ma, per quanto mi riguarda, consiglio TUTTO Morozzi, e se vi picciono Palahniuk e Welsh tanto quanto piacciono a me, ciao proprio)
- "Gli Immortalisti"di Chloe Benjamin
Una saga familiare avvincente
Detto ciò non mi resta che salutarvi e dirvi di restare sintonizzate perchè mi piacerebbe condividere regolarmente qui le mie letture preferite! Che ne dite?
A presto!
Erika
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