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  • Immagine del redattoreErika

Ciao 2015, benvenuto 2016


Sono giorni e giorni che questo post mi gira in testa, ma per un motivo o per l'altro, non era mai il momento giusto per scriverlo o non ero mai dell'umore adatto.

Poi è arrivato il sole ad illuminare lo studio e tutto è cambiato dentro e fuori di me.

Rifletto su questo 2015 che sta finendo, ripasso mentalmente il percorso fatto e gli obiettivi raggiunti e mi dico UAAAAOO... ma sono veramente io ad aver messo in piedi tutto ciò? E mi rispondo che sì, sono proprio io e nessun altro.

Il 2015 è stato GRANDIOSO sotto molti punti di vista. Non ho intenzione di fare un elenco dettagliato di tutto ciò che è successo, vorrei piuttosto concentrarmi su tutte le cose che ho imparato, ma sicuramente i due BIG EVENTS che non possono non essere menzionati sono stati aprire partita iva e lanciare una campagna di crowdfunding che ha avuto un successo sbalorditivo. (A tal proposito, sappiate che sono stati persi alcuni pacchi, ma rimedierò! Abbiate ancora un po' di pazienza e risolvo tutto <3)

Sono tremendamente orgogliosa di questo, non lo nego.

So che la strada da fare è ancora tanta, e anche per questo ho investito tanto in formazione, ho studiato d'estate in spiaggia sotto l'ombrellone e in inverno la sera, sul divano o a letto, dopo aver cucito tutto il giorno.

Ce la sto mettendo tutta.

Il 2015 è stato un anno importante anche perché il 9 Ottobre scorso ho festeggiato il secondo anniversario di matrimonio ed ho anche compiuto gli anni. Ma non è stato un compleanno qualsiasi: ho compiuto 40 anni.

E se penso a quando Marina Ripa di Meana pubblicava il libro "I miei primi 40 anni" e io la vedevo come una vecchia decrepita mi viene molto da ridere: potevano dirlo prima che essere una quarantenne è una figata così. Perché credetemi lo è!

Averlo saputo prima mi sarei crucciata molto meno.

E sono contenta che questo "traguardo" sia arrivato proprio quest'anno, perché se a ritroso dovessi scegliere una parola che descriva questo 2015 sarebbe sicuramente CONSAPEVOLEZZA.

Ho imparato veramente tante cose, che mi hanno arricchita non solo professionalmente, ma come persona, come ESSERE UMANO.

Ho imparato che la prima cosa importante da fare è credere in sé stessi e per farlo è fondamentale guardarsi dentro, farsi delle domande, porsi degli obiettivi e puntare in alto. Anche TROPPO in alto. Che nel tentativo di raggiungere una meta infinitamente lontana, se anche arrivi solo a metà, ti renderai conto che i tuoi sforzi ti hanno comunque portata più in là di quella meta modesta che volevi prefiggerti prima di decidere di fare sul serio.

Ho imparato che fare quello che si ama per lavoro non è solo una questione di passione e di amore, che bisogna comunque guardare anche i NUMERI. Che voler guadagnare bene lavorando onestamente è giusto e non fa di te una persona avida e attaccata ai soldi. Che dare un valore al proprio lavoro è il punto di partenza per rispettare se stessi e poter pretendere il rispetto altrui.

Ho imparato che chi mi segue lo fa con affetto, che senza nemmeno accorgermene, mi ritrovo con una community POTENTE fatta di persone straordinarie che gioiscono quando le cose mi vanno bene e ogni mio successo, invece che rosicare, lo prendono come un buon auspicio anche per se stessi. Persone positive, persone che mi hanno fatta commuovere più di una volta. Non ci sono parole per spiegare questa cosa perché è troppo grande.

Ho imparato che la negatività non paga. MAI. Che farsi trascinare nel gorgo di chi ne è pieno e te la vomita addosso con violenza è inutile e controproducente.

Ho imparato che, banalmente, volere è potere. E non me lo aspettavo proprio.

Ho imparato che essere in qualche modo "diversi dagli altri" non è negativo.

Ho passato una vita intera a cercare di esser "uguale" a tutti e ci ho messo 40 anni per capire che il mio non è un difetto bensì un valore aggiunto.

E non mi importa più se qualcuno pensa che sono un po' stramba perché (e dico le prime cose che mi vengono in mente a caso) a casa non ho una tavola e le sedie e si mangia sul divano, non ho il televisore, la pesa persone, non so mai "cosa va di moda quest'anno" e un giorno compro una tazza da Tiger che raffigura un faccetta con la frangia arancione e appena arrivo a casa prendo le forbici da stoffa e me la taglio uguale uguale. (vedi foto sopra).

Vado bene così, e se qualcuno mi dà della scema, pace! Problema suo.

E' stato un anno di crescita personale incredibile e di questo non posso che ringraziare la mia piccola impresa, questo viaggio incredibile che ho deciso di intraprendere e che ogni giorno non manca di offrirmi spunti di riflessione.

Il 2014 mi era sembrato un anno favoloso e devo dire che il 2015 lo ha eguagliato e forse anche superato!

Per il 2016 ho quindi grandissime aspettative.

Ho già fissato parecchi obiettivi e se ne raggiungo anche solo la metà potrò dirmi soddisfatta.

Detto ciò, vi auguro un nuovo anno pieno di successi! A prestissimo!

Erika

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